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Cacciapuoti Salvatore

Nato a Napoli il 24.3.1910

Meccanico, comunista. Diffidato nel 1937 per sospetta attività comunista.

Membro del comitato federale comunista che svolgeva a Napoli un’intensa attività di propaganda: diffusione dei giornali clandestini de l’Unità, Stato Operaio, Il grido dei disoccupati, Fronte antifascista, e diffusione di manifestini “dal seguente contenuto tendenzioso”: Viva il cattolicesimo universale, Abbasso il razzismo, Morte ai tiranni.

Arrestato l’8 ottobre del 1938, è condannato dal Tribunale Speciale a 9 anni e 4 mesi. Sconta la condanna tra il carcere di Civitavecchia e quello di Sulmona. Viene liberato nell’agosto 1943.

Organizzatore della rivolta contro i tedeschi a Napoli, è tra i massimi dirigenti della Resistenza in Campania.

Dopo la guerra, è segretario della Federazione provinciale comunista napoletana, consigliere comunale, segretario regionale del PCd’I campano. Dirigente nazionale del partito comunista italiano.

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