Calace Vincenzo
Nato a Trani (Ba) 24.11.1895.
Ingegnere, repubblicano. Attivo dall’immediato dopoguerra, e vigilato fin dal 1924, aveva inviato un telegramma di condoglianze alla famiglia Matteotti, nel 1930 aderisce al movimento di Giustizia e Libertà, di cui è ritenuto essere uno dei maggiori esponenti.
Arrestato il 30.10.1930 per attentato all’ordine costituzionale dello Stato e dimostrazioni a carattere insurrezionale, è condannato a 10 anni di reclusione, sconta questa pena a Roma.
A fine pena, il 29.10.1935, non avendo dato prova di ravvedimento, viene confinato a Ponza e a Ventotene per 5 anni. Considerato pericolosissimo e costantemente pedinato a vista, a fine periodo viene riassegnato al confino per ulteriori 5 anni e liberato il 30.7.1943.
Ritornato a Bari aderì al Partito d’Azione, diventandone uno dei dirigenti, Segretario del CLN di Bari. Allo scioglimento del Partito d’Azione aderì al Partito socialista.