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Rapimento ed assassinio di Matteotti

Il parlamentare veneto Giacomo Matteotti viene sequestrato sul lungotevere Arnaldo da Brescia, a Roma, ucciso a colpi di coltello e sepolto frettolosamente in un bosco nel comune di Riano, a circa 25 chilometri dalla Capitale. Autori materiali del delitto sono i membri della polizia politica (la cosiddetta “ceka fascista”) Amerigo Dumini, Alberto Volpi, Giuseppe Viola, Augusto Malacria ed Amleto Poveromo. Più difficile, l’identificazione dei mandanti e delle ragioni profonde dell’omicidio, oggetto negli anni di approfondite ricerche che hanno portato alla luce, tra le altre cose, una vicenda di tangenti che vede coinvolti da una parte la società petrolifera americana Sinclair Oil e dall’altra Vittorio Emanuele III e lo stesso Mussolini.

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