Cinquantuno Stati sui cinquantaquattro partecipanti all’assemblea della Società delle Nazioni votano l’embargo su armi e materiali strategici nei confronti dell’Italia, dichiarata Paese aggressore. Non sono, però, sottoposte a limitazioni le vitali forniture di carbone, petrolio e acciaio. All’embargo si oppongono solo Austria, Ungheria e Albania.