Rossi Doria Manlio
Nato a Roma il 25.5.1905.
Dottore in agraria, comunista. “Di buona cultura, astuto e intelligente” approfitta di borse di studio per contattare dirigenti comunisti all’estero, dando vita con Emilio Sereni e Giorgio Amendola a un’organizzazione comunista a Napoli “perfetta nei suoi organi, nelle sue formazioni e nel suo funzionamento”.
Arrestato il 15.9.1930 con Emilio Sereni, è condannato dal Tribunale Speciale a 15 anni di reclusione.
Detenuto a Piacenza, Firenze, San Gimignano e Civitavecchia.
Liberato per effetto delle varie amnistie il 14.9.1935. Verso il 1938-39 si stacca dalle posizioni comuniste per avvicinarsi a quelle gielliste, socialiste, federaliste. Internato nel giugno 1940 a Ventotene, a San Fele, Melfi e Avigliano. Liberato nell’agosto 1943.
Tra i massimi dirigenti del Partito d’Azione, partecipa alla lotta di Liberazione e collabora con Italia Libera a fianco di Leone Ginzburg.
Arrestato dai dei tedeschi nel novembre 1943 e rinchiuso a Regina Coeli fino al febbraio 1944. Liberato riprende immediatamente la lotta clandestina fino alla liberazione della città di Roma il 4.6.1944.
Consultore nazionale. Dopo lo scioglimento del Partito d’Azione ritorna all’insegnamento e ai problemi sindacali e agrari.