Barbi Guido
Nato a Soliera (Modena) l’8.2.1907, residente a Gonzaga (Mantova).
Segnalato nell’ottobre del 1930 qual gregario del Partito comunista, è arrestato il 6 novembre del 1930, perché risultò appartenente ad una cellula comunista, inoltre aveva dato asilo, a scopo di sottrarlo all’arresto, ad un comunista della provincia di Reggio Emilia, responsabile dell’omicidio di un fascista.
Il 26 aprile del 1931 è condannato a 2 anni e 6 mesi di reclusione, interdizione perpetua dai pubblici uffici, 3 anni di vigilanza speciale e al pagamento delle spese processuali.
Il 17 maggio 1931 è nel reclusorio di Ancona.
Non si associa alla domanda di grazia presentata dalla madre.
Il 19.12.1932 è trasferito da Ancona alla Casa penale di Augusta.
Amnistiato il 15.11.1932 (amnistia del decennale) e rimpatriato con foglio di via a Carpi.
Il 31.10.1939 su richiesta dell’Ispettore Generale di P.S. addetto all’Ovra di Bologna è fermato in Gonzaga e tradotto nelle carcerieri di Castelfranco. Il 21.11.1939 è trasferito nelle carceri di Mantova.
Dall’interrogatorio risulta che il Barbi aveva avuto contatti con sovversivi di Novi e Carpi, aveva fatto circolare propaganda sovversiva, ascoltato Radio Mosca; per questi reati il 6.12.1939 è ammonito e rimpatriato a Gonzaga.
Il 13.11.1941 è liberato dall’ammonizione.