Zoli (o Colja) Felice
Nato a Comeno (Slovenia) il 24.9.1900.
Scalpellino, comunista. Capozona di Aurisina e membro del comitato federale adulti del partito comunista, organizzazione attiva nelle provincie di Trieste, Udine e Gorizia, è arrestato nel giugno 1934 condannato dal Tribunale Speciale il 6.5.1935 a 6 anni di reclusione che sconta a Castelfranco Emilia.
Liberato per amnistia nel febbraio 1937. Nuovamente arrestato nel giugno 1940, fa parte della grande organizzazione antifascista in cui erano confluiti cattolici, nazionalisti e liberali. Condannato dal Tribunale Speciale a 16 anni il 14.12.1941. Sconta questa pena tra Castelfranco Emilia e S. Gimignano.
La sua scarcerazione è controversa: le notizie desunte dai fascicoli di esecuzione agli atti del TRIBUNALE SPECIALEDS lo danno scarcerato per ordine del Comando Militare tedesco di Firenze il 29.1.1944, mentre Branko Marusic direttore del Goriski Muzej della Jugoslavia, lo da liberato nel gennaio del 1944 da un gruppo di partigiani.
Successivamente, comunque raggiunse la Jugoslavia, ed entrò nelle formazioni partigiane. Alla fine della guerra si stabilì ad Aurisina e continuò la sua attività di scalpellino.
Aderì al P.S.I.