Nato a Buttigliera (At) il 25.6.1890.

Tipografo, comunista. Nel 1920 vinse un concorso per insegnante e si trasferì ad Asti, dove si palesò “come professante idee socialiste con tendenza rivoluzionaria”: sosteneva la lotta di classe a favore delle classi subalterne e combatteva il militarismo del governo.

Venne poco dopo nominato segretario della Sezione Socialista Ufficiale, poi segretario della Camera del Lavoro. Nel gennaio 1922 fu eletto membro della Federazione provinciale socialista di Alessandria.

Nel giugno del 1924 costituì in Asti la sezione metallurgica della Fiom composta di operai comunisti che lavoravano nella Waj Assauto. Abbandonò il posto di insegnante per aver rifiutato di cambiare sede (trasferimento imposto dal Provveditorato agli studi per la sua intensa attività politica e antifascista).

Disoccupato, si trasferì a Torino,  per poi ritornare ad Asti. La Commissione provinciale per il confino di Alessandria lo ammonisce il 18.12.1926.

Nel maggio del 1930 è iscritto nell’elenco delle persone pericolose da arrestare in determinate circostanze Il 27 febbraio 1931 è  arrestato per la sua partecipazione ad una cellula comunista operante nell’astigiano. Inviato al confino con ordinanza del 25 maggio 1931 per 5 anni (Lipari, Ponza), il 10 giugno 1933 condannato a 5 mesi di arresto per aver preso parte con altri 150 confinati alle proteste nella colonia di Ponza. Liberato condizionalmente il 9.2.1934 e diffidato.

Non da più luogo a rilievi, fino a quando nel settembre del 1939 espatria clandestinamente in Francia, dove continua a svolgere attività antifascista in contatto col gruppo torinese facente capo a Sergio Bellone.

Tutta l’organizzazione è scoperta nel luglio 1940, arrestati e processati dal Tribunale Speciale il 13.12.1940. Il Torretta fa parte di questo gruppo e pur latitante è condannato in contumacia a 9 anni di carcere e 20.000 lire di multa.

Rimpatria nel 1945 ed è poi dirigente politico e deputato nel 1948.

Muore nel 1955.