Pesenti Antonio
Nato a Verona il 15.10.191.
Contadino, antifascista. Di famiglia antifascista, si avvicina giovanissimo al movimento repubblicano veronese. Nel 1926 entra nel gruppo antifascista universitario di Maffi, collegato a Giustizia e Libertà.
Dopo la laurea, conseguita a poco più di vent’anni, si specializza in studi economici a Vienna, Londra, Berna e Parigi. Nel 1933, tornato in Italia, entra in contatto con esponenti socialisti come Rodolfo Morandi.
Nel 1934 è di nuovo in Francia, e a Parigi si accosta agli esponenti socialisti emigrati. Pubblica, sotto falso nome, vari articoli e studi di contenuto antifascista sul Nuovo Avanti e riviste specializzate.
Partecipa, mascherato, nell’ottobre 1935 al Congresso degli italiani all’estero contro la guerra d’Abissinia e pronuncia un appassionato discorso preparato con Rodolfo Morandi.
Arrestato poco dopo il rimpatrio, l’8.11.1935, è condannato dal Tribunale Speciale il 6.2.1936 a 24 anni di carcere: menomazione del prestigio nazionale all’estero, appartenenza ad associazione sovversiva e propaganda. Detenuto a Fossano, Civitavecchia e S. Gimignano.
In carcere, nel 1939 aderisce al PCd’I e nonostante sia gravemente infermo, porta avanti gli studi sul fascismo. Liberato nel settembre 1943.
Nell’ottobre raggiunge Bari e si mette a disposizione del partito comunista. Dopo la svolta di Salerno è nominato Sottosegretario e poi Ministro delle finanze fino al giugno 1945.
Docente universitario a Roma, Parma, Pisa e di nuovo a Roma.
Consultore nazionale e poi parlamentare fino al 1968. Fondatore di Critica economica e collaboratore di altre riviste economiche. Deceduto a Roma il 14.2.1973.