Moscatelli Vincenzo
Nato a Novara il 2.2.1908, residente a Borgosesia (Vc).
Impegnato nel 1922 nella difesa delle fabbriche dagli attacchi fascisti, si iscrive nel 1925 alla Gioventù comunista.
Espatriato nel 1927, frequenta la scuola leninista a Mosca e poi entra nell’apparato del PCd’I.
Arrestato a Bologna l’8.11.1930 nel corso di una missione per la riorganizzazione del partito in Emilia: è il fiduciario interregionale incaricato dell’organizzazione del Partito giovanile comunista a Parma e nelle altre zone dell’Emilia.
E’ condannato dal Tribunale Speciale il 24.4.1931 a 16 anni e 6 mesi di reclusione per costituzione del Partito comunista, appartenenza allo stesso, propaganda. Detenuto a Volterra, Civitavecchia ed Alessandria.
Liberato per amnistia il 7.11.1935. Nuovamente arrestato nel marzo 1937 per scritte antifasciste. Non viene attuata la proposta di assegnazione al confino ma viene solo diffidato e iscritto nell’elenco delle persone da arrestare in determinate circostanze.
Vigilato fino al 1943. Durante la guerra partigiana, è uno dei più prestigiosi capi della Resistenza piemontese.
Dopo la Liberazione, dirigente politico, deputato e senatore per varie legislature.