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Zagaglioni Vero

Zagaglioni Vero

Nato a Narni (Tr) il 30.3.1913.

Dipendente dello stabilimento elettrochimico di Papigno fu tra gli organizzatori di una manifestazione di protesta degli operai.

Nel maggio del 1939 viene arrestato assieme ad altri compagni ternani per “associazione e propaganda sovversiva” per organizzazione comunista e propaganda comunista, diffuse il giornale sovversivo La Scintilla,  è condannato dal Tribunale Speciale a 4 anni di reclusione, di cui 2 anni condonati, a Roma da scontare nel carcere romano di Regina Coeli  dopo sei mesi, però, viene trasferito nel carcere penale di Fossano (Cuneo).

Liberato nel maggio 1941 e richiamato alle armi e inviato sul fronte greco.

Dopo l’8 settembre partecipa alla guerra di Liberazione: organizzatore della Resistenza in Umbria, è prima nel comando del Battaglione “Spartaco Lavagnini”, poi nella Brigata “Gramsci” del quale diviene commissario politico e uno dei comandanti. Tra la fine di febbraio e l’aprile 1944 è protagonista di alcune storiche battaglie partigiane come quella di Poggio Bustone (Rieti) del 10 aprile 1944 dove, assieme ad altri 22 compagni, riesce a mettere in fuga un contingente di circa 200 repubblichini guidati dal questore di Rieti che stavano rastrellando il paese o la liberazione del paese di Leonessa.

Il 13 giugno 1944 il suo battaglione, dopo aver compiuto varie azioni di disturbo alle truppe tedesche in ritirata, si congiunge a tutte le forze che entrano nella Terni liberata dagli alleati. Il 2 febbraio 1945, assieme ad a circa 300 volontari, parte da Terni nelle file della divisione Cremona per recarsi presso Ravenna dove, nelle trincee di Santo Alberto, partecipa in prima linea alla battaglia contro i tedeschi comandando la undicesima divisione del reggimento fanteria “Cremona” nonché alla battaglia di Alfonsine.

Dopo la guerra ricopre, a Terni, vari incarichi dirigenziali nel PCI e nella CGIL.

Nel 1971 è decorato con la medaglia d’argento al Valore Militare. Muore a Terni il 14 settembre 1987

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