
Guarino Giuseppe

Nato a Taranto il 10.8.1908.
Fin da giovane età simpatizza per le idee comuniste “ma per mascherare la sua attività si iscrisse ad un circolo giovanile cattolico cercado di far proseliti al suo partito”.
Arrestato a Taranto il 20.6.1926 poiché “si erano riuniti segretamente per ordire ai danni del regime”, il Tribunale Speciale lo condanna il 28.4.1928 a 5 anni di carcere. Sconta questa pena nel penitenziario di Saluzzo.
Liberato per indulto il 20.6.1930, è iscritto nell’elenco delle persone da arrestare in determinate circostanze. Marinaio a Brindisi, nel giugno 1930 è autore di scritte comuniste (“la religione è l’oppio dei popoli, viva il 1° maggio, viva la Russia, viva Lenin”) e responsabile di aver appeso un drappo rosso su una nave militare italiana mentre è in servizio militare: la commissione provinciale lo confina a Ventotene e Ponza per 2 anni.
Il provvedimento è attuato a partire dal dicembre 1932 allorchè conclude la ferma. Liberato il 16.12.1934 per fine periodo, è vigilato fino al 1943.