Granchi Alberto
Nato a Firenze il 19.5.1903.
Fratello di Mario. E’ scoperto essere comunista nel 1925 poiché è trovato in possesso di una tessera del Soccorso rosso.
Deferito al Tribunale Speciale con applicazione retroattiva della legge eccezionale, è condannato l’1.3.1927 per organizzazione comunista tendente all’insurrezione armata contro lo Stato ed incitante all’odio di classe a 2 anni e 3 mesi di carcere, più il pagamento di lire 200 di multa.
Liberato il 7.11.1927 per fine pena dalla casa circondariale di Firenze.
Più volte fermato per motivi di pubblica sicurezza e rilasciato, è vigilato fino al 1942.
In una lettera a Bocchini del 1937 chiede che, come riconoscimento dei servizi da lui resi all’Ovra, che il fratello Mario, arrestato nel 1937, venga rilasciato. La richiesta non è accolta. Non si tratta, come nel caso di Carlo Del Re, di una spia della polizia infiltrata in un’organizzazione antifascista.
Il Granchi fu condannato per un’attività contro il regime effettivamente svolta e solo successivamente divenne confidente dell’Ovra.