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Malavasi Demos

Malavasi Demos

Nato a Novi (Mo) il 2.11.1912.

“Comunista come tutta la famiglia,” è arrestato il 12.9.1931 per appartenenza all’organizzazione comunista di Novi, condannato dal Tribunale Speciale il 24.2.1932 a 1 anno e 6 mesi di reclusione che sconta a Alessandria. Liberato per l’amnistia del decennale il 10.11.1932.

Nuovamente arrestato il 7.4.1935: accusato di essere uno dei principali organizzatori del PCd’I modenese: convoca e presiede riunioni clandestine, diffuse e organizzò la diffusione di stampa sovversiva. Con l’aggravante della recidiva è condannato a a 14 anni di reclusione il 15.2.1936.

Sconta la detenzione tra Fossano e Civitavecchia.

A fine pena, nell’aprile 1943, è internato a Ventotene per la pessima condotta politica tenuta in carcere. Liberato nell’agosto 1943.

L’armistizio dell’8 settembre sorprese così Malavasi in una caserma di Maranello, dove si trovava un altro antifascista modenese, Mario Ricci, che sarebbe poi stato conosciuto come il leggendario “comandante Armando”. Intorno alle tre del mattino del 9 settembre, un reparto di soldati nazisti (sicuramente lì indirizzato dai fascisti locali), si presentò al portone della caserma, chiedendo soltanto dei militari Malavasi e Ricci.

I due presero la fuga, ma mentre Ricci riuscì ad eclissarsi, Demos è colpito al volto da una pallottola e rimane ucciso.

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