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Abele Michele

Nato il 22 maggio 1901, viene arrestato il 18.10.1930 a Mondovì (Cn) a seguito di un diverbio con alcuni fascisti. È condannato il 29.1.1931 a 3 mesi e 5 giorni di carcere per offese al capo del governo.

Il 28 luglio 1936 è confinato per 5 anni a Ustica (Pa) per aver intonato il canto di Bandiera rossa. Durante la sua permanenza sull’isola, il 20 gennaio 1938 si lascia andare a insulti nei confronti del capo del governo, discutendo con un fascista.

Prosciolto condizionalmente dal confino nell’aprile 1937 (in occasione della nascita del Principe Umberto), è trattenuto in carcere e deferito al Tribunale Speciale. Il 20 gennaio 1938 è condannato a 4 anni e 6 mesi di carcere per offese al capo del governo.

Da documenti di polizia, risulterebbe detenuto a Civitavecchia fino al marzo del 1940. In realtà, è recluso a Fossano fino al 22.7.1941 con matricola n. 9509.

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