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Baccalà Vincenzo

Nato a Lanciano (Chieti) il 21.3.1893.

Medaglia d’argento al valor militare, svolge intensa propaganda comunista a Roma. Amministratore dell’organo del PCd’I “l’Unità”, è arrestato nel settembre del 1925 per complotto contro i poteri dello Stato. Rilasciato il 10.5.1926, ripara all’estero nel 1926. Iscritto in Rubrica di Frontiera, viene condannato in contumacia a 12 anni e a 3 di vigilanza speciale per delitti contro i poteri dello Stato, associazione a delinquere, propaganda sovversiva tendente all’insurrezione e incitamento all’odio di classe. Funzionario di partito, in Francia continua a svolgere propaganda contraria al regime sotto il falso nome di Giovanni Villa. Espulso dalla Francia nella seconda metà del 1927, si sposta tra Belgio, Francia, Lussemburgo e Svizzera con alcune false identità. Nel 1936-37 è a Mosca e chiede insistentemente di essere rimpatriato perché, sospettato di trockismo, teme di essere arrestato. Effettivamente arrestato nel marzo del 1937 sotto il nome di Dante Rossetti. Da una comunicazione dell’Ambasciata italiana a Mosca “corre voce della sua esecuzione nel marzo del 1938”.

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