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Barontini Anelito

Barontini Anelito

Nato il 21 aprile 1912 a Castagneto Carducci (LI). Operaio, licenziato per aver rifiutato la tessera del fascio, è comunista attivo dal 1932. Viene denunciato al Tribunale Speciale il 16 agosto 1937 mentre era in stato d’arresto, per partecipazione ad associazione sovversiva.

L’8.3.1938 viene condannato a 4 anni di reclusione. Sconta questa pena nel carcere di Fossano. Rilasciato il 3.3.31940 per amnistia, viene vigilato fino alla caduta del fascismo, ma continua la sua opera antifascista. È comandante partigiano in Liguria nelle prime formazioni a La Spezia, con il nome di  “Rolando”.

Dopo gli scioperi del marzo 1944, il partito lo trasferisce a Genova per farlo sfuggire alla cattura. Qui assume l’incarico di ispettore delle Brigate Garibaldi e, in seguito, quello di commissario politico della VI zona operativa. Nel dopoguerra è sindaco di Sarzana, segretario della federazione comunista di La Spezia e deputato della Costituente.

Parlamentare per quattro legislature fino al 1963, diventa anche segretario nazionale del Sindacato dipendenti del ministero della Difesa e presidente della ANCR di La Spezia. È, inoltre, amministratore del comitato centrale del PCd’I. Muore il 10 maggio 1983 a Sarzana.

Viene insignito della Medaglia d’argento al valor militare alla memoria.

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