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Belloni Ersilio

Nato a Milano il 10.7.1902.

Meccanico, antifascista. Ardito del popolo nel 1921-22, viene processato nell’agosto 1922 per il ferimento di un fascista ma è assolto per remissione di querela. Segnalato come comunista attivo nel 1924 nello stabilimento Caproni di Taliedo, viene arrestato nell’aprile 1926 per diffusione di manifestini.

Diffidato, espatria nel 1927: segnalato in Francia e Lussemburgo. érende contatto con la Concentrazione antifascista e gruppi anarchici residenti in Francia.

Rimpatria clandestinamente allo scopo di svolgere varie attività contro il regime, non esclusi attentati al capo del governo e scoppio di bombe a fini dimostrativi ma viene arrestato il 6.2.1931 e deferito al Tribunale Speciale per complotto contro il fascismo e attentato al capo del governo.

E’ condannato così a 30 anni di reclusione che sconta a Castelfranco Emilia, Turi, Pianosa e Saluzzo. Nel settembre 1943 la direzione del carcere chiede se il Belloni può essere liberato ed il ministro degli Interni risponde a dicembre di non potersi pronunciare poiché i documenti a lui relativi sono andati distrutti nel bombardamento di Milano.

Il Belloni, così, rimane in carcere fino a gennaio 1945 quando viene liberato dai partigiani.

Nel 1957 la questura di Roma dice di non poter fornire notizie circa le asserite infermità

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