Benifei Garibaldo
Nasce a Campiglia Marittima (LI) il 31 gennaio 1912 in una famiglia sovversiva e antifascista. Suo fratello Rito era un anarchico schedato, espatriato nel 1923 in Francia e suo fratello Eros era un attivo propagandista comunista.
Viene arrestato il 31.7.1933 per tentata riorganizzazione del partito comunista, per propaganda ed apologia sovversiva e per stampa clandestina di manifesti sovversivi. Il Tribunale Speciale lo condanna l’8.12.1933 ad un anno di reclusione.
Liberato dal carcere di Livorno il 10.5.1934, viene ripetutamente fermato negli anni successivi. Nel 1939 è fermato per ben tre volte per misure di P.S. ed “essendo sospette le sue frequentazioni”, viene vigilato con particolare attenzione.
Arrestato nuovamente il 17.9.1939, è denunciato dall’Ovra al Tribunale Speciale, che lo condanna il 15.3.1940 a 7 anni di reclusione. Viene inviato per l’espiazione della pena, nel carcere di Castelfranco Emilia. Liberato nell’agosto 1943, combatte la guerra di liberazione tra le fila dei partigiani ed è vice Commissario politico della Divisione Interprovinciale Livorno-Pisa.
Impegnato politicamente nella vita della città di Livorno, tra i molteplici incarichi, è stato anche Presidente provinciale della Lega delle Cooperative, dirigente dell’ANPI e dirigente nazionale dell’ANPPIA.
Il 19 dicembre 2014 è stato nominato Cavaliere della Repubblica.
Scomparso nel 2015 all’età di 103 anni, alla data del decesso era il partigiano più anziano d’Italia.