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De Santis Ercole

Nato a Genzano (Rm) il 7.3.1901.

Militante socialista dal 1919, nel PCd’I dal 1921 diventa dirigente della zona dei castelli Romani. Organizza una tipografia clandestina che rifornisce di materiale varie cellule della zona. Diventato in seguito corriere dedito al trasporto di stampa illegale e ai rapporti con alcune cellule, partecipa a numerose riunioni nelle province di Siena, Livorno e Terni.

E’ condannato da latitante il 21.5.1928 a 5 anni di confino per l’attività svolta: arrestato il 30.8.1928 per organizzazione comunista e propaganda sovversiva, viene sottoposto a sevizie nella caserma dei carabinieri di Albano e infine deferito al Tribunale Speciale che lo condanna a 6 anni di reclusione il 2.10.1928. E’ dimesso dal reclusorio di Pallanza per amnistia il 10.11.1932.

Riprende la sua lotta contro il fascismo.

Nuovamente arrestato nella primavera del 1937 per attività comunista, viene condannato dal Tribunale Speciale una seconda volta a 7 anni di reclusione.

Inviato nei penitenziari di Civitavecchia e Sulmona. Liberato nell’agosto 1943.

E’ partigiano dopo l’8 settembre e dopo la Liberazione è dirigente del partito di Genzano e tra gli organizzatori dell’occupazione delle terre nei castelli Romani.

Consigliere e poi assessore di Genzano, dal 1952 al 1968 diventa sindaco della cittadina.

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