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Ferucci (o Ferrucci) Pietro

Nato a Faenza (Ra) il 5.3.1910.

 “Pericolosissimo”, “risulta avere svolto per il passato attività occulta a favore del di lui partito giovanile comunista”.

Nel 1930 fa parte del federazione locale che si era ricostituita a Faenza sotto la direzione di Mario Vigna: arrestato per organizzazione comunista e propaganda sovversiva il 14.11.1930.

Il 2.5.1930 il Tribunale Speciale lo condanna a 6 anni e 8 mesi di reclusione. Liberato per amnistia il 14.1.1933 dalla casa penale di Lucca, incluso nell’elenco delle persone da arrestare in determinate circostanze.

Nuovamente arrestato il 17.9.1933, durante l’istruttoria tenta il suicidio perchè nel corso degli interrogatori, rivela i nomi di alcuni compagni di fede.

Pentitosi, il 12.10.1933 si getta dal secondo piano delle scale ma riporta solo qualche frattura. Il 6.12.1933 la commissione provinciale di Ravenna lo confina per 5 anni e lo invia a Ponza e Tremiti.

Ripetutamente condannato per contravvenzione agli obblighi per complessivi 2 anni e 7 mesi di carcere.

A fine pena, il 16.4.1941, è trattenuto come internato a Pisticci e poi Ariano Irpino. Liberato nell’agosto 1943.

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