Ghini Umberto
Nato a Bologna l’8.8.1904.
Fattorino, comunista. (Fratello di Vittorio) Attivo dall’immediato dopoguerra.
Nel gennaio del 1927 è arrestato e deferito al Tribunale Speciale per esercizio di una tipografia clandestina dove si stampava materiale comunista: il Tribunale Speciale lo condanna il 3.4.1928 a 7 anni di carcere.
Sconta questa pena nei penitenziari di Civitavecchia e Lucca. Liberato per amnistia nel novembre 1932. Il 30.6.1936 è arrestato a Milano insieme al fratello Vittorio perché “non era estraneo al movimento comunista locale e si manteneva in rapporti con il partito comunista che ha vita in Francia”.
La commissione provinciale lo confina il 16.11.1936 a Tremiti, Ponza e Ventotene per 5 anni. Ripetutamente condannato per rifiuto di sottostare all’imposizione del saluto romano a Tremiti.
Si affianca sempre “ai peggiori elementi”. Liberato il 15.10.1941. A Bologna è tra gli organizzatori del Comitato unitario antifascista e, dopo l’8 settembre, tra i promotori dei primi nuclei di resistenza armata in Emilia.
Membro del comando di Piazza di Modena, nel dopoguerra è segretario della federazione comunista di Rieti e tra i dirigenti del lavoro cooperativo in Emilia.