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Giua Renzo

Giua Renzo

Renzo Giua combattente in Spagna

Nato a Milano il 13.3.1914.

Figlio di Michele, in contatto con altri studenti e professori antifascisti aderenti a Giustizia e Libertà, è promotore nel settembre 1931 del giornale Voci d’officina.

Ha 18 anni quando viene arrestato l’11.1.1932. Dopo aver trascorso 108 giorni in carcere il Tribunale Speciale lo assolve per insufficienza di prove il 29.4.1932. Sottoposto al provvedimento dell’ammonizione, poté riprendere l’attività antifascista.

Prosciolto dal monito nel novembre 1932 per il decennale. Espatria clandestinamente nel marzo 1934, iscritto in Rubrica di Frontiera perché “capace di atti terroristici”.

Nel 1935 è nuovamente deferito al Tribunale Speciale: ma la sua posizione venne stralciata in quanto latitante.  Per qualche tempo si trasferì in Svizzera, rientrando in Francia proprio quando la sua presenza era stata segnalata dalla polizia italiana alle autorità elvetiche.

Il Guia Renzo proseguì la sua intensa attività cospirativa, oltreché a Parigi, a Chambéry, a Lione, a Nizza, a Marsiglia e in altre località francesi per organizzare gruppi di esuli, raccogliere contributi in denaro e predisporre l’invio di stampa clandestina in Italia. Inoltre, profittando delle sue doti di sciatore, si recava spesso in località montanare prossime al confine con l’Italia, dove poteva incontrare parenti e amici di Torino.

Allo scoppio della guerra civile spagnola  decise di accorrere a difesa della Repubblica  e nell’agosto 1936 si arruola nelle formazioni antifranchiste in Spagna, prima nella Colonna Durruti e poi nella Brigata Garibaldi.

Ripetutamente ferito in combattimento, diventa comandante di compagnia e poi di battaglione.

Muore il 17.3.1938 in seguito alle ferite riportate un mese prima.

 

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