Grassi Luigi
Nato a Torino il 7.12.1904.
Meccanico, comunista. Marito di Maddalena Secco. Nella Gioventù socialista dal 1918, è attivo nell’occupazione delle fabbriche nel 1920. Aderente al gruppo Ordine nuovo, è nel PCd’I dal 1921. “Ha vari incarichi giornalistici e politici”. Diffidato nel 1926, è ripetutamente fermato: dopo le leggi eccezionali è nell’apparato illegale del partito comunista.
Arrestato il 13.3.1927 per organizzazione comunista e assolto dal Tribunale Speciale il 31.7.1928 per insufficienza di prove dopo 16 mesi di carcere. C
olpito da mandato di cattura nel novembre 1929 per organizzazione comunista, riesce a sottrarsi all’arresto. E’ all’estero, in Francia, da dove alterna missioni in Italia con permanenze all’estero. Incaricato dal Centro estero di dirigere l’organizzazione genovese e intensificare l’opera di penetrazione “legale” nelle più importanti fabbriche liguri, è arrestato il 20.2.1937 a Genova con la moglie Secco Maddalena.
Il Tribunale Speciale lo condanna il 18.1.1938 a 18 anni di reclusione. E’ inviato nei reclusori di Fossano e Castelfranco Emilia. Liberato nell’agosto 1943. Dirigente della Resistenza in Piemonte e Lombardia, è responsabile per il partito comunista del triumvirato insurrezionale per la Lombardia e membro della direzione comunista dell’Italia occupata.
Dopo la Liberazione ricopre incarichi a livello locale e nazionale: deputato nella prima legislatura, è quindi segretario della Camera del Lavoro di Torino.