Isola Giuseppe
Nato a Parma l’8.3.1881.
Socialista antimilitarista dall’inizio del secolo, è organizzatore degli Arditi del Popolo nel 1921-1922.
Corrispondente prima de l’Avanti! e poi, a partire dal 1925, de l’Unitàii, è segretario del PCdI a Parma.
E’ fermato più volte. Arrestato nel novembre 1926, la commissione provinciale lo confina a Favignana, Ustica e Ponza per 5 anni. Durante il periodo di confino nell’isola di Ponza, nell’aprile 1928 è condannato a 6 mesi di arresti per offese al capo del governo mentre nel dicembre 1930 è condannato a 7 mesi e 15 giorni per scritte sovversive.
Del suo confino a Ponza, rimane una sua lettera inviata, il 12 ottobre 1929 al Ministero dell’interno:
“Da una ventina di giorni tutti i confinati politici, salvo pochissime eccezioni, che alloggiano in abitazioni private, in seguito a disposizioni superiori e nonostante il grave pregiudizio per la loro salute, dormono nell’edificio denominato ‘Bagno’ malgrado non corrispondi affatto, neppure approssimativamente, alle norme più elementari dell’igiene. I locali oltre di essere umidi sono poco arieggiati e vi alloggiano circa duecentosettanta persone, delle quali ottanta in due corridoi. Lo spazio riservato ad ogni confinato è talmente ristretto che non tutti possono tenere presso di loro il corredo personale. Le latrine sono vicinissime ai dormitori ed emanano un fetore insopportabile”
Liberato il 18.1.1933 per fine periodo, iscritto nell’elenco delle persone da arrestare in determinate circostanze. Nuovamente arrestato per organizzazione comunista il 21.1.1935, il Tribunale Speciale lo assolve per insufficienza di prove il 22.1.1936: è comunque confinato a Bianconovo, Ustica, Ponza e Ventotene per 5 anni.
A fine pena, il 21.2.1941, è trattenuto come internato.
Liberato nel settembre 1943, è organizzatore della Resistenza nel parmense malgrado l’età ormai avanzata e le malferme condizioni di salute.
Nel dopoguerra è vice sindaco di Parma e quindi assessore per vari mandati.