Lucetti Gino
Nato ad Avenza di Carrara (Ms) il 31.8.1900.
Scalpellino. Militante anarchico, coinvolto in scontri armati con i fascisti nel 1920-1922. Per alcuni anni è in Francia.
Ricercato per aver sparato a 3 fascisti nel settembre 1925, si rende latitante.
Arrestato l’11.9.1926 per l’attentato al capo del governo avvenuto a Roma (lancio di una bomba SIPE contro l’automobile di Mussolini che transitava in via Nomentana). Ammette di aver meditato a lungo l’attentato, «fin dall’epoca delle stragi di Torino ad opera dei fascisti» (dicembre 1922). Condannato dal Tribunale Speciale, l’11.6.1927, per attentato a Mussolini, ferimento, tentativo di provocare pubblico tumulto, a 30 anni che sconta a Fossombrone, Portolongone e Santo Stefano.
Nel 1940 risulta ancora sottoposto a segregazione cellulare.
Liberato nell’ottobre 1943 dagli Alleati giunti a Napoli e inviato ad Ischia per curarsi, rimase vittima di un bombardamento tedesco nel novembre 1943.