Nicoletto Italo
Nato in Germania il 15.7.1909.
Iscritto al PCd’I dal 1924, “intelligente, scaltro, di larga iniziativa”.
Viene arrestato nel maggio 1927 per ricostituzione del PCd’I tra Milano e Brescia, cospirazione e propaganda comunista. Condannato dal Tribunale Speciale il 3.7.1928 a 3 anni di reclusione che sconta a Viterbo. Rifiuta di associarsi alla domanda di grazia presentata da un familiare. A fine pena, il 15.4.1930, confinato a Lipari per 2 anni.
Liberato condizionalmente nell’aprile 1931 per chiamata alle armi. Arrestato il 26.7.1932, e nuovamente confinato per 3 anni: Ponza, Tremiti e Ventotene. Sconta complessivamente un anno di carcere per agitazioni collettive.
Liberato nel luglio 1936. Espatria clandestinamente nell’aprile 1937 e si arruola nelle formazioni antifranchiste in Spagna (Brigata Garibaldi). Ferito in combattimento, ripara in Francia nel dicembre 1938. Con l’invasione nazista della Francia del giugno 1940, entra nella Resistenza francese. Nel 1942 è a Marsiglia, è uno dei comandanti dei gruppi stranieri di Francs-tireurs partisans della Francia meridionale, con il nome di battaglia di Andreis.
Nel luglio 1943 è arrestato a Nizza dai carabinieri, processato da un Tribunale militare italiano di stanza in Francia, è condannato a 7 anni e mezzo di reclusione. Trasferito in Italia, è recluso a Cuneo, a Fossano, e quindi, dopo un paio di tentativi di evasione, alle Nuove di Torino.
Fu liberato dalle SS nell’agosto 1944 assieme a Emilio Sereni, liberazione “dovuta al fatto che la Procura militare dalla quale erano stati condannati in Francia aveva modificato, prima di inviarli a Torino, i loro incartamenti processuali, facendoli risultare elementi antimonarchici, qualifica che avrebbe indotto i tedeschi a rilasciarli”.
Organizzatore partigiano nelle Langhe, Comandante militare della piazza di Torino alla Liberazione. Deputato per varie legislature. Presidente dell’Associazione volontari antifranchisti di Spagna.
Morto a Brescia nel 1992.