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Paterlini Avvenire

Paterlini Avvenire

Nato a Reggio Emilia il 2.6.1904.

“Paterlini Avvenire è un vecchio sovversivo che nel 1921 prese parte a conflitti tra comunisti e fascisti”.

Ardito del popolo è gravemente ferito in uno scontro con i fascisti. Già nel 1924 tenta di costituire una cellula comunista.

Nel 1932 ricostituisce il Comitato Federale comunista di Reggio Emilia e svolge attivissima propaganda sovversiva, “capeggiando riunioni e distribuendo manifestini”.

Nel gennaio 1933 sapendosi sorvegliato, tenta di espatriare clandestinamente, ma è arrestato a Luino. Deferito al Tribunale Speciale, il 10.2.1934 è condannato a 10 anni di carcere e 20.000 lire di multa. Detenuto a Civitavecchia è liberato per amnistia il 18.2.1937.

Per aver fatto ampie confessioni, “confessioni tutt’altro che spontanee” durante gli interrogatori di polizia, fu espulso per tradimento dal PCd’I. Iscritto nell’elenco delle persone da arrestare in determinate circostanze. Nel 1942 è ancora vigilato.

Durante la guerra di Liberazione, è’ comandante partigiano. Dirigente politico dopo la Liberazione.

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