Peluso Edmondo
Nato a Napoli il 12.2.1882,.
Pubblicista, comunista. Attivo dall’inizio del secolo, convinto pacifista, espatria per non prestare servizio militare. Giornalista, traduttore, uomo politico, è segnalato negli Usa, in Cina, Giappone e in vari paesi europei. Collabora ovunque a vari giornali socialisti.
Nel 1919 partecipa al Movimento Spartachista in Germania. Arrestato al rimpatrio, è chiamato alle armi in una compagnia di disciplina e subisce continue vessazioni.
Dal 1921 nel PCd’I ricopre posti di responsabilità nell’Internazionale comunista. Redattore dell’Ordine Nuovo e de L’Unità, più volte aggredito dai fascisti.
Il 27.9.1925 è arrestato a Roma e processato con Umberto Terracini. Dopo quasi un anno di carcere è assolto nel maggio 1926. Espatria clandestinamente nello stesso anno.
Nel 1927 è a Mosca, impiegato all’ufficio di propaganda presso la Biblioteca nazionale del Kremlino, classifica tutto il materiale in lingua italiana. Condannato dal Tribunale Speciale per propaganda sovversiva tendente all’insurrezione e incitamento all’odio di classe a 12 anni di carcere in contumacia il 7.5.1927.
Arrestato a Mosca, probabilmente nel 1936, durante le purghe staliniane. Da una nota di polizia del 4.9.1940: … il Peluso… è stato da tempo arrestato dalla polizia politica sovietica e si trova attualmente confinato a Selo Suhohnzhim…. Si ignorano le cause del suo arresto che vengono attribuite alle sue tendenze troschiste…”.
Muore in deportazione attorno al 1942.