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Pugliese Rocco

Nato a Palmi (Rc) il 27.1.1903.

Studente, segretario della sezione comunista di Palmi, si oppone al tentativo dei fascisti locali di far intonare l’inno Giovinezza al posto dell’inno tradizionale religioso durante la tradizionale festa di Palmi. Ne nasce un conflitto a fuoco.

Arrestato il 30.8.1925 per omicidio, tentato omicidio, atti tendenti a suscitare la guerra civile e insurrezione contro i poteri dello Stato. “Il processo contro gli attuali imputati si trovava allo stadio dibattimentale presso la Corte di Assise di Nicastro, quando nel novembre 1926 fu sospeso a causa dell’incriminazione di testimoni per falsa testimonianza… Frattanto era intervenuta la legge 25.11.1926 n.2008 sulla difesa dello Stato” e il processo viene demandato al Tribunale Speciale.

Condannato a 24 anni e 7 mesi di reclusione il 9.12.1928. Sconta la pena a Santo Stefano.

Morto in carcere il 17.10.1930 per paralisi cardiaca.

Scriverà il senatore Francesco Spezzano: “In carcere, per il suo atteggiamento fiero e aggressivo, venne sottoposto a vessazioni di ogni genere, finché una notte, dopo avergli buttato una coperta sulla testa, un gruppo di guardie lo uccise a bastonate. Le sue grida disperate furono udite a lungo dai compagni di pena, tra i quali Pertini, Scoccimarro e Terracini che, chiusi nelle altre celle, nulla poterono fare per aiutarlo”.

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