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Santhià Luigi Battista

Santhià Luigi Battista

Nato a Santhià (Vc) il 17.3.1898.

Nella Gioventù socialista dal 1913, è tra gli organizzatori dell’occupazione delle fabbriche nel 1920 e aderisce all’Ordine nuovo.

Licenziato politico dalle ferrovie nel 1923.

Tra i fondatori e dirigenti del PCd’I, è considerato “di vivace intelligenza e buona fama”, funzionario di partito in Italia e all’estero. Nel luglio 1927 è assegnato al confino in contumacia per 5 anni. Studia a Mosca: ”…Perfezionato nell’Università comunista di Mosca, fu mandato a Parigi dove ricoprì l’alta carica di membro del Comitato Centrale all’estero del Partito comunista italiano. Nella primavera del 1931, fornito di somme straniere e di circolari, istruzioni e materiale di propaganda, tornò, usando falsi passaporti e false carte d’identità, in Italia col mandato di riannodare le file tra la centrale predetta e i gruppi illegali del partito, segretamente ricostituitisi in Italia.

Arrestato nel giugno 1931 durante un convegno nel corso di una missione in Italia, il Tribunale Speciale lo condanna a 17 anni di carcere. Recluso a Civitavecchia e poi a Pianosa. Liberato per amnistia il 28.6.1936, è trattenuto in carcere ed inviato al confino a Ponza e Ventotene. A fine pena, nel giugno 1941, viene riassegnato al confino per 3 anni data la sua pericolosità politica.

Liberato nell’agosto 1943, è organizzatore della Resistenza a Torino. Dopo la Liberazione è uno dei direttori della Fiat fino al 1952.

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