Schirru Michele
Nato a Padria (Ss) il 19.10.1899.
Contadino, anarchico. Attivo a Torino dal 1917, arrestato per attività sovversiva durante il biennio rosso 1919-1920.
Espatriato poco dopo in USA, svolge un’intensa propaganda anarchica, rientra in Europa nel 1930.
Nel gennaio 1931 rientra in Italia con l’intenzione di attentare alla vita del capo del governo ma è arrestato a il 3.2.1931.
Nella sede del Commissariato ferisce 3 poliziotti e grida: “Viva l’anarchia”. Durante l’istruttoria “lo Schirru è apparso assetato di sangue e di strage, non uno spiraglio di pentimento è apparso nel suo torbido, pervicace e sanguinario istinto”.
E’ condannato a morte per concertato attentato a Mussolini, detenzione di esplosivi e appartenenza al partito (!) anarchico dal Tribunale Speciale il 28.5.1931, fucilato a Forte Braschi, a Roma) il 29 maggio 1931, sebbene ancora ferito per il suo tentativo di suicidio.