Spano Velio
Nato a Teulada (Ca) il 5.1.1905.
Studente, comunista. Nel movimento comunista dal 1922, è attivo propagandista all’università di Roma e Torino. Nell’aprile 1926 viene diffidato e nel 1927 diventa redattore de Il Goliardo Rosso, Fronte unico, Il Fanciullo proletario.
Condannato a 2 mesi di carcere nel giugno 1927, poi è assegnato al confino, ma non viene inviato perché processato dal Tribunale Speciale il 12.4.1928.
Condannato a 5 anni e 6 mesi per associazione e propaganda comunista. Sconta la condanna a Viterbo e a Pesaro. Liberato per l’amnistia del decennale nel novembre 1932 e diffidato.
Nel gennaio 1933 espatria clandestinamente e da allora lavora in vari settori dell’apparato comunista.
Nel 1937 redattore di Radio Madrid, in Spagna, passa poi in Tunisia.
Rinchiuso in campo di concentramento nel 1940, nel giugno 1942 è condannato a morte in contumacia. Rientra in Italia nell’ottobre 1943.
Direttore del l’Unità, membro della direzione del suo partito, consultore nazionale e della Costituente, sottosegretario nel secondo ministero De Gasperi, parlamentare per varie legislature. Muore il 7.10.1964.