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Togliatti Palmiro

Nato a Genova il 26.3.1893.

Avvocato, comunista. Aderisce al Psi nel 1914. Collaboratore del Grido del popolo, dell’ Avanti!, dell’Ordine nuovo, del Comunista.

Tra i fondatori del PCd’I nel 1921. Cooptato nella direzione del Partito nel 1923, in seguito all’arresto di Bordiga.Sconta 3 mesi di carcere nell’estate 1923.

Nel 1924 abbandona le posizioni bordighiste e si schiera con Gramsci per il rinnovamento del PCd’I.

Arrestato nell’aprile 1925 perché “comunista pericoloso”, liberato dopo 4 mesi di carcere per amnistia. Dal febbraio 1926 nell’Esecutivo dell’Internazionale comunista a Mosca, poi segretario della stessa.

Deferito al Tribunale Speciale nel 1927 per appartenenza al PCd’I, costituzione di bande armate, ammasso e detenzione di armi, e poi nel 1928 e nel 1929 e sempre stralciato dai vari processi perché latitante.

Dirige il partito fino al 1936, alternandosi tra Russia, Parigi e altrove. Rappresenta l’Internazionale in Spagna nel 1936-1939. Sfuggito alla cattura da parte dei franchisti, sconta 4 mesi di carcere in Francia e poi raggiunge l’Urss, dove lavora soprattutto a Radio Mosca nelle trasmissioni in lingua italiana.

Rientrato in Italia nel marzo 1944, imprime un nuovo corso al proprio partito (svolta di Salerno) e alla condotta della guerra.

Membro dei governi Badoglio, Bonomi, Parri e De Gasperi, segretario nazionale del PCd’I, deputato dalla Costituente al decesso avvenuto a Yalta il 21.8.1964.

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