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Tomasi Giuseppe

Tomasi (o Tomasich) Giuseppe

Nato a Trieste il 20.3.1915.

Attivo antifascista dal 1930, nipote di  Ferdinando Bidovec, fucilato a Basovizza il 6.9.1930 su sentenza del Tribunale Speciale del 1930. Nella gioventù comunista prima, passa al PCd’I nel 1934.

Ammonito nel 1932, viene iscritto nell’elenco delle persone da arrestare in determinate circostanze. Espatriato nel novembre 1932, per alcuni anni vive e studia in Jugoslavia.

Nel gennaio 1937 cerca di raggiungere la Spagna per arruolarsi nelle Brigate internazionali. Fermato dalla polizia austriaca, viene tradotto in Italia e diffidato.

Dirige la federazione comunista di Trieste, tendendo al collegamento tra le forze antifasciste italiane e slovene e di vari credi politici.

Arrestato nel giugno 1940: “costituzione di associazioni sovversive allo scopo di attentare alla sicurezza dello Stato, devastazione e strage, propaganda sovversiva…,” è condannato a morte dal Tribunale Speciale il 14.12.1941.

Fucilato ad Opicina il giorno dopo e sepolto segretamente in provincia di Treviso.

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