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Venegoni Carlo

Venegoni Carlo

Nato a Legnano (Mi) il 7.5.1902.

Falegname, fonditore, comunista. Attivo in campo politico e sindacale dal 1918, licenziato politico nel 1920 per aver diretto l’occupazione delle fabbriche, entra nel 1921 nel PCd’I ed assume  subito un ruolo dirigente a Milano.

Nel 1924 è a Mosca come membro della delegazione italiana al V Congresso dell’Internazionale comunista.

Al Congresso di Lione del 1926 è eletto al comitato centrale, in rappresentanza della corrente bordighiana. Arrestato nel luglio 1927, “quale fiduciario della Confederazione Generale del Lavoro”, per aver ricostituito il Partito comunista e aver svolto propaganda sovversiva.

Condannato il 23.10.1928 dal Tribunale Speciale a 10 anni di reclusione, alla interdizione perpetua dai pubblici uffici e a tre anni di vigilanza speciale. Detenuto ad Alessandria e a Portolongone. Liberato per amnistia l’1.7.1934 e incluso nell’elenco delle persone da arrestare in determinate circostanze.

Internato a Colfiorito nel giugno 1940, trasferito successivamente in sanatorio sotto stretta sorveglianza, se ne allontana dopo il 25 luglio 1943.

Segretario della Camera del lavoro di Legnano e organizzatore della Resistenza. Arrestato nell’agosto 1944 e deportato a Bolzano, evade e ha un ruolo rilevante nell’insurrezione di Genova.

Dirigente sindacale e politico a livello nazionale dopo la Liberazione, parlamentare del PCd’I dal 1948 al 1963. Presidente nazionale dell’INCA, segretario generale della Camera del Lavoro di Milano,  dirigente dell’ANPPIA milanese fino alla morte avvenuta nel febbraio del 1983.

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