I Mirotti di Casalpusterlengo

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I Mirotti di Casalpusterlengo. Vite senza tregua nelle bufere del Novecento.

Autore: Ercole Ongaro

Quaderni ILSRECO, n. 30, aprile 2017

Edito da: Istituto lodigiano per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea

Categoria:

Descrizione

La famiglia Mirotti è stata protagonista della vita politica e sociale di Casalpusterlengo nella prima metà del Novecento.
Il padre Prospero fu tra i promotori del movimento socialista e cooperativo, primo sindaco socialista di Casalpusterlengo, costretto a dimettersi dalle violenze fasciste. I suoi figli Giovanni e Aldo furono incarcerati durante il fascismo (Aldo condannato dal Tribunale Speciale) e poi attivi nella Resistenza.
Giovanni fu arrestato e deportato a Mauthausen, dove morì nel marzo 1945.
Aldo fu prima commissario politico del distaccamento “Rosselli” del III GAP a Milano, poi ispettore politico delle brigate partigiane. Ritornato a Casalpusterlengo, guidò l’insurrezione in qualità di sindaco. Confermato sindaco nel 1946, visse il drammatico coinvolgimento in un’indagine per l’uccisione di una dirigente industriale fascista. Nel 1953 fu condannato con altri due partigiani a conclusione di un processo condizionato dall’involuzione conservatrice seguita alle elezioni del 18 aprile 1948, nel contesto della “guerra fredda”.
Ne uscì con la salute rovinata e visse con amarezza i suoi ultimi anni; si spense a 58 anni il 3 aprile 1961.