Descrizione
Tra il 1936 e il 1937, la fase iniziale della guerra civile spagnola fa da sfondo ad una serie di avvenimenti che vedono coinvolti alcuni tra i più autorevoli esponenti dell’antifascismo italiano in esilio.
Mentre a Barcellona Camillo Berneri e Carlo Rosselli istituiscono la “Sezione italiana” della colonna anarcosindacalista “Ascaso” e partono volontari per il fronte di Aragona, a Madrid il misterioso trafficante italo-ungherese Baldassarre Londero riceve dal ministro degli Interni del governo repubblicano Ángel Galarza l’incarico di trasportare una partita di lingotti e gioielli al di là della frontiera francese. Giunto in prossimità della meta, l’incauto corriere viene tuttavia ucciso e derubato di tutte le ricchezze, che svaniscono letteralmente nel nulla. Il sospetto di essere il mandante dell’omicidio ricade immediatamente sull’anarchico toscano Gino Bibbi, socio in affari di Londero e amico di vecchia data di Berneri, che diviene così il bersaglio fisso delle ire di Galarza, determinato a recuperare ad ogni costo il prezioso carico. Inizia allora tra l’entourage del libertario lombardo e gli apparati al servizio del ministro socialista una lotta senza esclusione di colpi che culmina nei celebri “fatti di maggio” di Barcellona, al termine dei quali i corpi di Berneri e del suo amico Francesco Barbieri vengono ritrovati privi di vita nelle strade del capoluogo catalano.
Esiste un legame tra l’assassinio dei due anarchici e la sparizione dei lingotti? E quale fu il ruolo giocato nella vicenda dal nazionalismo catalano e dallo spionaggio fascista? L’autore tenta di trovare una risposta a questi ed altri interrogativi, analizzando nel dettaglio fatti e documenti con senso critico ed imparzialità.