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Tagliaferri Gino

Tagliaferri Gino

Nato a Vaglia (Fi) il 19.12.1904.

Partecipa fin da ragazzo alle manifestazioni antimilitaristiche ed è comunista dal 1921. Membro del comitato federale del PCd’I dal 1926, viene arrestato nel settembre 1927 ma prosciolto dalla Commissione Istruttoria del Tribunale Speciale dopo un anno di carcere, il 30.8.1928.

Arrestato nuovamente con l’accusa di costituzione del PCd’I e propaganda nell’ottobre 1929, è condannato questa volta a 4 anni di reclusione il 24.6.1930. Liberato per amnistia da Pallanza nel novembre 1932.

Arrestato per la terza volta nel febbraio 1934, è condannato sempre dal Tribunale Speciale a 5 anni di reclusione, di cui 2 condonati, il 13.11.1934.

Inviato nel penitenziario di Castelfranco Emilia. Liberato per indulto nel febbraio 1934. Ancora arrestato nel luglio 1941, è assolto il 28.4.1942 per insufficienza di prove. Ferocemente picchiato durante gli interrogatori, ne riporta infermità permanente.

Riprende l’attività politica clandestina e alla caduta del fascismo è uno dei massimi organizzatori delle manifestazioni per la liberazione dei detenuti politici.

Dirigente della Resistenza in Toscana, dalla Liberazione svolge attività in organizzazioni politiche e sportive.

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