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Bei Adele

Bei Adele

Nata a Cantiano (Ps) il 4.5.1904.

Funzionaria del PCd’I., viene arrestata il 25.11.1933 nel corso di una missione clandestina in Italia e viene trovata in possesso di documenti falsi e materiale di propaganda.

Denunciata al Tribunale Speciale il 7.1.1934, viene condannata a 18 anni di reclusione e all’interdizione perpetua e alla libertà vigilata il 19.7.1934. Durante gli interrogatori viene sottoposta a pressioni psicologiche a cui non cede: il pubblico ministero la definisce allora “socialmente pericolosissima e donna per la quale nessun pietismo deve essere invocato”.

Va nei carceri di Mantellate e poi Perugia. Terminata l’espiazione della condanna il 25.5.1941 e denunciata alla Commissione provinciale per il confino di Roma per l’assegnazione al confino, viene trattenuta in attesa. Confinata il 7.1.1942 per 5 anni a Ventotene e liberata il 20.8.1943.

Prende attivamente parte alla Resistenza come partigiana combattente.

Nel dopoguerra fa parte del Comitato Centrale del PCd’I: eletta alla Costituente, è senatrice nella prima legislatura.

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