Ghetti Giuseppe
Nato a Terra del Sole (Fo) il 23.3.1892.
Impiegato, socialista. Attivo dall’anteguerra, è socialista massimalista impegnato nella propaganda.
Licenziato politico nel 1924, più volte fermato, dal 1922 al 1926 è segretario dell’on. Viotto e segretario della Camera del lavoro.
Arrestato il 23.11.1926 quale “accanito avversario del regime”, è confinato a Favignana, Tremiti e Lipari per 5 anni. Al confino è arrestato per propaganda sovversiva e riunioni clandestine e quindi condannato dal Tribunale Speciale il 21.5.1928 a 1 anno, un mese e 15 giorni di reclusione. A fine pena ritradotto al confino.
Liberato il 18.11.1931 per fine pena, iscritto nell’elenco delle persone da arrestare in determinate circostanze.
Divise il confino con i bresciani Rino Bianchi (morto in Francia) e Viotto, sbarcando il lunario con un negozietto di calzature, aiutato dalla moglie. Ritornato a Brescia egli riesce a farsi una sistemazione finanziaria. Nel 1942 lasciò il P.S.I. per aderire al P.C.I. ed entrò a far parte del fronte del lavoro. Il 13 novembre 1943 sfuggì per caso all’eccidio di Piazza Rovetta.
Organizzatore della Resistenza e rappresentante del PCd’I nel Cln provinciale di Brescia, ha l’incarico di tenere i collegamenti con le formazioni partigiane e di rappresentare il partito comunista nel CLN.
Dal 1946 e per tre legislature consecutive è consigliere comunale di Brescia.
Presidente dell’ANPPIA di Brescia fino al 1966.