Nuccitelli Fernando
Nato a Roma il 19.1.1903,
Si iscrive giovanissimo alla Federazione Giovani Comunisti d’Italia nel 1923, di cui fu segretario della sezione romana dal 1924, fino alla sua soppressione l’anno successivo per effetto delle leggi varate dal regime. in corrispondenza epistolare con il dirigente comunista Edoardo D’Onofrio.
Nel gennaio 1928 espatria con passaporto falso in Svizzera. Diffonde i giornali sovversivi l’Unitàii, Avanguardia, Stato operaio. Arrestato il 7.5.1928 per ricostituzione del Partito comunista italiano e propaganda comunista e condannato dal Tribunale Speciale il 18.12.1928 a 4 anni e 6 mesi di reclusione. Liberato dalle Carceri giudiziarie di Firenze il 6.5.1932 ed iscritto nell’elenco delle persone da arrestare in determinate circostanze.
Espatria clandestinamente in Francia nel 1935, dove entra in contrasto con la dirigenza comunista. Superato il contrasto è inviato in missione in Italia, con l’incarico di riorganizzare il partito comunista nei Castelli Romani, e svolge un intensa opera di proselitismo soprattutto fra le file dell’organizzazione giovanile del Regime fascista.
Il 25 marzo 1937 venne arrestato con l’accusa di “ricostituzione del partito comunista” e condannato dal Tribunale Speciale a dieci anni, che scontò prima nel carcere di Fossano (Cn), poi in quello di Civitavecchia (Rm) e infine a Castelfranco Emilia (Mo).
Liberato nell’agosto 1943, dopo la caduta di Mussolini, Nuccitelli fu tra i primi organizzatori della Resistenza romana.
Il 19 dicembre 1943 gli agenti di polizia del commissariato di Porta Maggiore arrestarono Fernando in casa sua, in via Romanello da Forlì n°34, con l’accusa di essere un sovversivo comunista, pericoloso per le autorità nazifasciste.
Portato a Regina Coeli, il 4 gennaio 1944 fu condotto sul treno per il campo di concentramento di Mauthausen, per poi essere assegnato al campo di lavoro di Ebensee, dove morì il 23 marzo 1944.