Verderio Enrico
Nato a Vimercate (Mi) il 14.4.1900.
Piazzista, comunista. Attivo dall’immediato dopoguerra, partecipò alle lotte di difesa contrò le squadre fasciste, fiduciario comunista a Monza nel 1925.
Arrestato nel luglio del 1927 per ricostituzione del Partito comunista italiano (era in contatto con Umberto Terracini), è condannato a 2 anni di reclusione il 25.10.1928, sconta interamente la pena a Viterbo.
Incluso nell’elenco delle persone da arrestare in determinate circostanze. Arrestato nel maggio 1931, è condannato dal Tribunale Speciale a 5 anni di reclusione il 10.12.1931: “aveva ripreso idonei contatti con funzionari dell’illegale partito e fornito di cartolina di riconoscimento, che per cautela aveva fatto intestare alla propria sorella Teresa (prosciolta in istruttoria)…, ha tenuto a proclamare, anche in udienza, le sue idee comuniste”.
Detenuto nel carcere di Parma. Liberato per l’amnistia del decennale nel novembre 1932. La permanenza a Vimercate risultò difficile, si trasferisce quindi ad Asti. Vigilato fino al 1943.
Partigiano in Brianza, poi dirigente politico. Morto nell’agosto 1964.