di ANPPIA Nazionale
Una pubblicazione sul mistero della morte dell’anarchico antifascista edita dall’ANPPIA Nazionale, e scritta da Saverio Pechar
Nuova pubblicazione edita da ANPPIA Nazionale.
Per info sul libro o per organizzare presentazioni contattare anppianazionale@gmail.com
L’autore trascina il lettore attraverso gli eventi che segnarono la Spagna durante la guerra civile, analizzando il ruolo avuto dagli antifascisti italiani in tale scontro bellico. L’attenzione si focalizza principalmente su un gruppo di connazionali le cui idee politiche erano fortemente in contrasto con gli archetipi del regime fascista italiano capeggiato da Mussolini.
Il copioso materiale ottenuto da Saverio Werther Pechar, in seguito ad una fertile attività di ricerca svolta all’interno di vari archivi in Spagna, Francia, Olanda e Italia ha permesso all’artefice del presente testo di disporre di documenti significativi per la realizzazione della trattazione, e di rendere conosciuti alcuni documenti inediti, tanto importanti da diventare una sorta di filo conduttore tra le varie vicende. Non meno significativa per il compimento della ricerca è stata la consultazione di un’ingente quantità di opere storiografiche spagnole. Un’interessante aspetto di tale opera è l’assenza di una visione unilaterale della questione: l’autore, equanime nella narrazione dei fatti, ha analizzato e selezionato soltanto le informazioni che trovavano riscontro in fonti indipendenti.
Lo scrittore si dimostra innovativo anche a livello stilistico in quanto presenta i documenti da lui individuati sotto forma di citazioni ed espone i fatti e le loro conseguenze in maniera il più possibile oggettiva, non etichettando i singoli avvenimenti analizzandoli in chiave filosofica ma permettendo al lettore di comprendere appieno le vicende e trarne le conclusioni. Egli presenta i fatti, li analizza ed esprime le proprie opinioni senza influenzare chi legge, lasciandolo libero di formulare ipotesi in piena autonomia. Troviamo una certa laconicità anche nella descrizione dei personaggi, i quali non vengono classificati in base alle loro idee politiche in “buoni” e “cattivi”, ritroviamo invece la descrizione di individui che vivono in un contesto caotico ed affrontano i loro avversari a viso aperto, anche se non direttamente sul campo di battaglia.
Le vicende vengono esposte in modo da permettere al lettore di partecipare attivamente all’indagine intrapresa da Pechar, il quale riesce, grazie alla vasta documentazione raccolta, a collegare eventi che sembrerebbero a prima vista tra loro slegati. In tale contesto le morti di Baldassarre Londero, antifascista ambiguo, e di Camillo Berneri, intellettuale anarchico, rappresentano idealmente l’inizio e la fine di ciò che accadde tra il novembre del ‘36 e il maggio del ’37.
A fare da sfondo alle vite dei personaggi sono le ideologie politiche che riflettono una realtà bellicosa che grava sul destino di tanti uomini e ad essi si legano i movimenti politici, anch’essi descritti attraverso i documenti raccolti, con obiettività ma al tempo stesso senza porre i vari schieramenti moralmente sullo stesso piano, come spesso accade al giorno d’oggi. Ciò che ha permesso all’autore di esporre i fatti e descrivere gli eventi e i personaggi nella maniera più neutrale possibile, ma comunque lasciando intendere quali siano le proprie opinioni politiche, è stato il possesso di una solida bibliografia, unita alla copiosa quantità di documenti personalmente individuati e selezionati; in questo modo l’estensore ha potuto godere di un’ampia prospettiva d’indagine, ferma ovviamente restando la possibilità che in futuro possano emergere nuovi elementi suscettibili di integrarne o anche di metterne radicalmente in discussione le conclusioni.